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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

PRIMO PIANO

Ex Ilva; Maestripieri (Cisl), D’Alo’ e Venzano (Fim): “Il governo dia subito un segnale di riduzione delle ore di cassa integrazione rilanciando gli impianti”

maestripieri17maggioGenova, 8 marzo 2024 - “Abbiamo chiesto al Ministro Urso e alla struttura commissariale di Acciaierie d’Italia in AS, le garanzie necessarie per gestire questa nuova fase di amministrazione straordinaria, che arriva dopo anni di gestione scellerata della nostra siderurgia da parte di Mittal che ha ridotto al minimo gli stabilimenti da tutti i punti di vista, partendo dagli investimenti, alla produzione e alla sicurezza degli impianti. Abbiamo colto in maniera positiva le modalità con cui saranno gestite le ferie che non andranno nella seconda insinuazione al passivo in pochi anni. Basta far pagare ai lavoratori le inefficienze di chi ha gestito l’azienda e da qui bisogna partire. Ci vogliono relazioni industriali serie e bisogna partire dalle manutenzioni ordinarie e straordinarie assenti da anni in modo da mettere in sicurezza gli impianti e rendere efficiente la produzione che deve aumentare in tempi brevi e ridurre la cassa che deve essere utilizzata solo nelle necessità reali e non strumentalmente al posto delle ferie e per mancanza dei materiali non ordinati”, spiegano il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri, il segretario nazionale FIM Cisl Valerio D’Alo’ e il segretario generale FIM Cisl Liguria Christian Venzano: “Consideriamo dei punti importanti da parte del Ministro che è quello della liquidità di 320 milioni che arriveranno come prestito europeo, insieme a 150 milioni da parte del Governo per le manutenzioni sugli impianti e la risposta dei fornitori che anticiperanno le materie prime, così come i clienti che anticipano il pagamento delle fatture con un segnale netto che credono alla ripartenza dell’ex ILVA. Questo si lega con azioni che farà il nostro Governo e l’Europa per rendere strategica la produzione di acciaio. Nei prossimi mesi sarà definito il piano nazionale della siderurgia ed entro Giugno sul fabbisogno nazionale e europeo dell’acciaio. E in Europa partirà il piano europeo che definisce l’economia industriale europea per l’indipendenza su settori strategici come l’acciaio. C’è stato garantito che la siderurgia italiana è coperta da Golden Power per avere garanzie di investimenti, produzione, occupazione e ambiente”, concludono i sindacalisti.

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Inaugurata e aperta la nuova sede della Cisl Liguria a Chiavari in salita Levaggi 3/4: ospiterà le federazioni di categoria dei lavoratori attivi della Cisl e i servizi: Caf, Adiconsum, Sicet, Anolf e l’ufficio vertenze

chiavari inuagurazioneChiavari, 4 marzo 2024 - E’stata aperta oggi la nuova sede della Cisl Liguria nel centro di Chiavari in salita Levaggi 3/4 (tel. 0185321456) dopo che la sede di via Vinelli era diventata inagibile a causa del crollo del pavimento dell’asilo adiacente. Hanno partecipato anche il Vescovo di Chiavari Monsignor Giampio Luigi Devasini, il Sindaco di Chiavari Federico Messuti e il Presidente del Consiglio Comunale di Chiavari Antonio Segalerba. La nuova sede di oltre 150 metri quadrati ospiterà tutte le federazioni di categoria dei lavoratori attivi della Cisl e i servizi: il Caf (centro di assistenza fiscale), l’Adiconsum (consumatori), il Sicet (inquilini), l’Anolf (servizi immigrati) e l’ufficio vertenze. A breve anche la federazione dei pensionati FNP CISL e il patronato INAS apriranno la loro nuova sede in Corso Cristoforo Colombo 83 - 83/A.

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Sicurezza sul lavoro, 500 in piazza De Ferrari. La Cisl chiede un patto tra istituzioni, Governo, sindacato e aziende

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Genova, 26 febbraio 2024 - Oltre 500 persone si sono ritrovate in Piazza De Ferrari davanti alla Regione per partecipare al presidio regionale organizzato dalla Cisl Liguria con i delegati sindacali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, un’iniziativa nell’ambito della mobilitazione nazionale della Cisl contro gli infortuni e le morti sul lavoro. Nell’occasione è stato consegnato e discusso con la Regione il decalogo di proposte della Cisl: “La protesta è legittima, sacrosanta. E noi siamo qui anche per questo. Ma la protesta da sola non basta. Serve un grande patto di responsabilità tra governo, istituzioni, aziende e sindacati per fermare le tragedie sui posti di lavoro. Bisogna alzare l’asticella per un'azione di contrasto contro un'emergenza nazionale. Riteniamo di assoluto interesse e valore il fatto che il presidente Toti insieme agli assessori Piana e Scajola si sia impegnato a portare il nostro decalogo di proposte all’attenzione della Conferenza Stato - Regioni ma sono ancora diversi i punti che devono trovare risposte puntuali dalle istituzioni ai vari livelli. Il decalogo è stato presentato dal segretario Maestripieri insieme ad una delegazione composta dalla segreteria regionale della Cisl e dai segretari generali delle categorie interessate insieme ai rappresentanti della sicurezza. Di fronte alla tutela della vita e della salute umana dobbiamo essere tutti mobilitati senza differenze, senza divisioni e con spirito repubblicano per arginare questa piaga. La patente a punti e’ una proposta storica della Cisl siamo quindi soddisfatti del fatto che verrà inclusa nel decreto del Governo dopo l’incontro a Palazzo Chigi. Serve rispetto delle norme sulla sicurezza e l’applicazione del contratto collettivo di riferimento: condizioni fondamentali per partecipare alle gare d'appalto. Poi bisogna trasferire tutte le tutele previste negli appalti pubblici anche agli appalti privati. Inoltre ci sono 3 miliardi di euro ogni anno che sono l'avanzo di bilancio dell'Inail: sono soldi dei lavoratori e delle imprese che vanno a risanare le casse dello Stato. Ebbene, questi soldi devono servire per fare prevenzione. Poi, chiaramente oltre la prevenzione bisogna fare anche controllo e quando serve repressione”, spiega Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria che aggiunge: “Non è più rinviabile una grande stagione di assunzioni di ispettori, di medici del lavoro, di tecnici della prevenzione e bisogna intervenire sulle sanzioni che devono essere più robuste di quelle attuali che non spaventano nessuno”, conclude Maestripieri

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Piaggio AeroSpace, Venzano (FIM CISL Liguria): “Abbiamo chiesto l’incontro alla procedura commissariale e sollecitato l’incontro al MIMIT, vogliamo garanzie dal Governo e serve un incontro a Roma al Ministero”

Piaggio AeroGenova, 14 febbraio - “Per il futuro di PiaggioAerospace serve un azione forte e concreta del Governo. In questi mesi della terza gara di vendita abbiamo registrato le parole da parte del Governo e dalle istituzioni, sull’importanza e la strategicità per il nostro paese di questa storica Azienda, ma ora servono i fatti con un incontro a Roma al Ministero per avere le garanzie necessarie al rilancio dell’azienda. Le offerte sono arrivate ma vogliamo sapere quante sono valide e qual’è il piano industriale di rilancio a medio lungo termine. Se questo non c’è, visto che siamo alla terza gara, dobbiamo partire subito con un progetto di rilancio con maggioranza di Stato come abbiamo già dichiarato da tempo, ma bisogna allungare i termini della scadenza del 14 di maggio dell’amministrazione straordinaria per definire il nuovo assetto societario nei tempi e nei modi corretti per dare garanzie e continuità produttiva ed occupazionale ad un Azieda strategica e coperta da Golden power che lavora al 70% con la DIFESA Italiana. Fondamentale il portafoglio ordini che supera i 500 milioni ed evidenzia la straordinarietà di questa storica azienda aeronautica che ha ordini e liquidità almeno per i prossimi due anni con altre commesse in arrivo, adesso però lavoriamo tutti insieme per il futuro della Piaggio, con tutti i suoi asset e cioè velivoli, motori, revisione motori e service, con il mantenimento dell'occupazione e la territorialità dei siti. Non sprechiamo il tempo e non fateci trovare soluzioni diverse per avere una doverosa e importante interlocuzione col Governo per il bene delle lavoratrici e dei lavoratori", spiega Christian Venzano, segretario generale FIM CISL Liguria 

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Sicurezza sul lavoro, nell’ambito della mobilitazione nazionale lunedì 26 febbraio alle 16 presidio regionale organizzato dalla Cisl Liguria sotto la Regione

presidiolunediGenova, 21 febbraio 2024 - Nell'ambito  Nell'ambito della mobilitazione nazionale Cisl contro gli infortuni e le morti sul lavoro, contestualmente alle assemblee che si stanno tenendo in questi giorni, la Cisl Liguria ha organizzato davanti al Palazzo della Regione lunedì 26 febbraio alle ore 16,00 un presidio regionale “Tutti devono mettere in priorità l’impegno di fermare questa scia di sangue, nell’occasione presenteremo il nostro documento di proposta per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro”, spiega il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri

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Contratto dei portuali: in 20mila attendono il rinnovo. Filt Cgil Genova e Liguria Fit Cisl Liguria Uiltrasporti Liguria: "Riconoscere i diritti dei lavoratori o sarà sciopero"

assemblea portuali 1150x500 1Genova, 13 febbraio 2024 -  Sono circa 20 mila i portuali italiani che attendono il rinnovo del contratto del lavoro. Oggi il tema del contratto è stato affrontato dall'assemblea unitaria regionale dei delegati dei trasporti alla quale hanno partecipato Amedeo d’Alessio, Maurizio Diamante e Giuliano Galluccio Segretari nazionali di Filt Cgil Fit Cisl Uil trasporti e le Segreterie territoriali e regionali di categoria. Oltre un centinaio i delegati presenti. Lo scorso 2 febbraio, in sede di confronto con le parti datoriali, le Segreterie di Filt Fit Uiltrasporti hanno registrato una netta distanza dalle controparti rispetto alla richiesta economica sindacale per il triennio 2024/2026 e ciò ha provocato l'interruzione della trattativa. Per Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti è impensabile che le controparti non vogliano riconoscere un recupero adeguato del potere d'acquisto dei salari, visti i dati inflattivi degli ultimi due anni e le straordinarie performance registrate dall'industria armatoriale e da molti terminal portuali a partire dalla crisi pandemica da Covid-19. Inoltre i troppi infortuni nei porti, alcuni dei quali tristemente mortali, come quelli dei giorni scorsi avvenuti a Bari e Cagliari, rendono necessari impegni tangibili sulla sicurezza per rimettere al centro sia il necessario aggiornamento normativo sia gli strumenti contrattuali su salute e sicurezza.

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