In base alla normativa in materia di privacy applicabile, CISL LIGURIA – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori titolare del trattamento dei dati acquisiti tramite il presente sito informa l’utente che tale sito web non utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate nell'ambito della navigazione in rete. Il presente sito installa cookies di terze parti. La prosecuzione della navigazione, compreso lo scroll ed il click su elementi del sito, equivale a consenso.
Per maggiori informazioni, anche in ordine ai cookies tecnici utilizzati dal sito, e per negare il consenso all’installazione dei singoli cookie è possibile consultare l’informativa cookies completa

CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

Grow act: si passi dalle parole ai fatti discutendone con le parti sociali

Regione 2Genova, 2 novembre 2015 - Apprendiamo dalla stampa cittadina le anteprime del Grow Act,  quello che dovrebbe essere il piano della crescita economica del territorio. Ci rallegriamo se dopo tanti annunci si comincia a ragionare sul da farsi.

 Sarebbe opportuno che se ne potesse discutere in un confronto aperto a tutte le parti sociali per evitare che possa restare un documento di buoni intenti senza una concreta ricaduta sulla reale situazione della nostra regione. La capacità di attrarre nuove imprese è una delle chiavi per innovare il modello di sviluppo della nostra regione, tuttavia la competitività tra i territori non si gioca sul costo del lavoro. Le imprese scelgono di insediarsi dove è facile arrivare, dove è possibile trovare persone professionalmente preparate, dove è facile e piacevole vivere.

In un contesto dove la Regione, attraverso l’azione di programmazione e di indirizzo, è in grado di intervenire per creare le condizioni di sistema, dalla semplificazione burocratica all’accesso al credito, può aver senso anche l’intervento sull’IRAP; a condizione che sia finalizzato a creare nuova e stabile occupazione. Resta da capire dove si recupereranno gli 800 mila euro della sanità che è già alle prese con pesanti tagli. Difficile immaginare di recuperare il denaro con l’ingresso dei  privati in un mercato a cavallo tra sanità e turismo di cui ci paiono un po’ troppo fumosi i contorni. Il limite dei nostri ragionamenti resta comunque  il dover commentare indiscrezioni giornalistiche. Per questo rinviamo agli incontri di domani sull’energia il necessario chiarimento su cosa intenda fare la Regione per gestire la transizione dal carbone ad altri processi. Ci sono in gioco centinaia di posti di lavoro: non ce la si può cavare con un po’ di investimenti nelle rinnovabili.

Federico Vesigna – Antonio Graniero – Pier Angelo Massa

Segretari Generali

Cgil Cisl Uil Liguria

Stampa Email