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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

Sciopero Ansaldo Energia contro le cessioni

Nei giorni scorsi Finmeccanica, attraverso l’amministratore Delegato Dott. Pansa, ha confermato le scelte assunte in Consiglio di Amministrazione di individuare capitali italiani o esteri per la cessione di aziende non rientranti nel core business.

Siamo stanchi di essere presi in giro: non esistono fondi italiani privati interessati ad Ansaldo Energia o a STS, mentre non si è fatto nulla per interessare realmente i fondi pubblici, come la Cassa Depositi e Prestiti (FpS).

Continuano invece attraverso Finmeccanica abboccamenti con aziende estere conosciute: se di partner industriali hanno bisogno queste società, si presenti un vero Piano Industriale  e ci si confronti con trasparenza alla luce del sole; per Fim, Fiom e Uilm ci devono essere le caratteristiche di una governance italiana aperta a partnership industriali. Non va perseguito un deconsolidamento delle Società, con presenza minoritaria di Finmeccanica, in modo da evitare la cessione della maggioranza del capitale sociale. 

SI CAMBI IL PIANO APPROVATO DAL C.d.A., quel piano continua a determinare le scelte del Gruppo Dirigente di Finmeccanica con orientamenti chiari…individuare gli ASSET da destinare a cessione.
ANSALDO ENERGIA ed Ansaldo STS non sono asset da utilizzare per compensare gli errori fatti da questo Gruppo Dirigente: sono altre le scelte da fare!
Si ritorni a parlare di industria e di lavoro, il Governo non può essere né neutrale né spettatore ma deve dare un indirizzo di politica industriale che salvaguardi queste specificità italiane in settori strategici. Lasciare solo al gruppo dirigente di finmeccanica queste scelte dimostra da parte della politica una miopia industiale, che coprirebbe gli errori perseguiti ormai da tempo da parte di questa Holding.

MARTEDI 23 luglio 2 ore di sciopero
Con manifestazione e partenza dai cancelli Ansaldo Energia per raggiungere Piazza Massena dove confluiranno
i lavoratori di Ansaldo STS
dalle ore 9.00 alle ore 11.30

PER MANTENERE UN PATRIMONIO INDUSTRIALE  CHE SI STA LOGORANDO NON PER COLPA DEI MERCATI MA PER RESPONSABILITA’ DEL GRUPPO DIRIGENTE


SEGRETERIE FIM-FIOM-UILM GENOVA


Genova, 18 luglio 2013

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