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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

Amianto a Genova: non una grande truffa ma una grande tragedia

Amianto 2Genova, 7 febbraio 2014. E' giunto il tempo in cui alla vicenda amianto sia messa la parola fine. L'indagine della magistratura sull'amianto e' entrata nell'ottavo anno senza arrivare ad alcuna conclusione. Nel frattempo, oltre ai pensionati 'indagati', sono 800 i lavoratori genovesi che sono stati esposti all'amianto (prevalentemente Ilva e Ansaldo) che non possono andare in pensione. Questa mattina circa 200 tra pensionati e lavoratori hanno pacificamente occupato il quinto piano della Regione Liguria

e sono stati ricevuti dall'Assessore Renzo Guccinelli. L'obiettivo della protesta era quello di ottenere un incontro con il Governo, unica strada per chiudere definitivamente la vicenda, incontro sollecitato da Regione e Prefettura ottenuto per il prossimo 12 febbraio a Roma.

Il numero di mesotelioma ad oggi registrati in Liguria dal RENAM Registro Pubblico dei Mesoteliomi sono circa 2500. I casi di neoplasie dovute all’amianto, riconosciuti nella nostra Regione rappresentano il 15% di quelli recensiti a

livello nazionale, a fronte di una popolazione lavorativa ligure che è solo il 3% di quella dell’intero paese. Dal 1994 al 2010 i morti, provocati da questa terribile malattia, in Ansaldo sono stati 135, in Ilva (ex Italsider) 107 in Stoppani 10, in Fincantieri (con ex Italcantieri e RivaTrigoso 173, in Appalti Cantieri Navali 48, in Riparazioni Navali 72, in Culmv 76, in ex AMGA 10, in SANAC 6, in Edilizia 139 e in ex Italimpianti 14.

Ogni anno vengono denunciati 180 nuovi casi di mesotelioma. Eppure l’INAIL ha revocato ai lavoratori centinaia di certificazioni di esposizione all’amianto condizionata da un’indagine della Procura che dura da 8 anni e non è giunta ad alcuna conclusione.

I lavoratori che sono stati esposti all’amianto non devono essere indagati, ma bensì tutelati e bisogna preoccuparsi seriamente della loro salute con un vero piano di sorveglianza sanitaria.

Il Fondo vittime dell’amianto deve risarcire in modo congruo le famiglie dei lavoratori colpiti da mesotelioma.

La Regione Liguria e l’INAIL devono garantire tutte le risorse necessarie per permettere il funzionamento e la sopravvivenza del RENAM (Registro dei mesoteliomi) perché i continui tagli operati rischiano di far “morire” questo importante osservatorio delle malattie dovute all’amianto.

La vicenda amianto a Genova non può essere rappresentata come una grande truffa, è necessario fare al più presto chiarezza.

Lottiamo affinché il Governo intervenga al più presto per restituire il diritto ai lavoratori genovesi di accedere al giusto risarcimento (benefici previdenziali).

Lottiamo per ottenere al più presto l’incontro con il Governo chiesto dal Presidente della Regione, il Sindaco, il Commissario della Provincia, il Prefetto, i

Parlamentari liguri e CGIL-CISL-UIL.

Lottiamo per restituire dignità e serenità ai tanti lavoratori che hanno operato un’intera vita in ambienti lavorativi a rischio amianto e che oggi vedono negati i propri diritti, anzi vivono con grande disagio la condizione di “indagati”.

Cgil Cisl Uil Genova 

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