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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

La lunga agonia dei Bagni Marina Genovese

Bagni Marina genoveseGenova, 22 aprile 2016. Come ogni anno, con sempre maggiore disillusione e con sempre crescente preoccupazione i lavoratori dei Bagni Marina Genovese si apprestano ad affrontare la imminente stagione balneare

 

Disillusione e preoccupazione per la chiara consapevolezza del degrado che avanza e per la certezza che sarà sempre più difficile fornire ai bagnanti quel servizio che si era distinto per professionalità e qualità dell’accoglienza. C’è anche il serio pericolo che quest’anno si aprano gli stabilimenti senza servizi di ristorazione.

Oggi la carenza di organico la scarsità delle risorse, le discutibili scelte gestionali e la poca attenzione dimostrata dal Comune di Genova, proprietario della società di gestione, sta mettendo seriamente in pericolo questo straordinario patrimonio che ha storicamente permesso a Genova la valorizzazione del litorale e il conseguente sviluppo del turismo oltre ad aver  permesso ai cittadini genovesi di godere in sicurezza del  proprio mare.

All’insistente richiesta dei lavoratori di ampliamento e di riqualificazione dell’offerta del sistema della balneazione, che avrebbe permesso il tanto sospirato ampliamento del tempo di lavoro, promesse tante, fatti zero.

Un esempio per tutti: dove è finito il tanto pubblicizzato progetto dell’ostello a S. Nazaro?. Intanto continuano a lavorare 4 mesi all’anno senza la prospettiva di un lavoro che permetta una vita dignitosa. A nulla è servito che si siano resi disponibili per qualsiasi attività. Per loro solo cavilli burocratici, per questi lavoratori che più volte abbiamo definito “i più vecchi precari del Comune di Genova” nessuna prospettiva, solo il timore di essere trascinati alla deriva insieme ad una società senza futuro.

Si aspetta forse il peggio per svendere ai privati ?

Funzione Pubblica Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl

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