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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

Workshop “I mille volti del lavoro”, Maestripieri: "Obiettivo per Genova deve essere traguardare politiche di crescita”

WorkshopTraguardare politiche di crescita comuni che mettano allo stesso tavolo imprese, sindacati, istituzioni e credito bancario per dare una svolta all'economia locale, rilanciare i consumi e far crescere l'occupazione

Questa la ricetta della Cisl di Genova, presentata ieri dal segretario generale Luca Maestripieri a margine del primo workshop cittadino “Mille volti del lavoro, condividere il presente, delineare il futuro”, organizzato dal Comune di Genova e svoltosi presso il salone di rappresentanza di Palazzo Tursi alla presenza di imprese, startup, università, istituzioni e sindacati.

“Occorre fare sistema – insiste Maestripeiri – Per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro bisogna che università e imprese dialoghino. Solo facendo sistema si possono traguardare obiettivi di competitività e affrontare molti ostacoli allo sviluppo, compresa l'eccessiva flessibilità del lavoro, che non ha generato competitività delle imprese, né aumento di occupazione. L'attuale sistema dei voucher non va bene e va modificato. Le politiche attuate in questi mesi, compreso il Jobs act, hanno prodotto stabilizzazioni, ma in generale non un aumento della base occupazionale. Occorrono misure forti per combattere la crisi e accelerare il processo di ripresa che pure si è messo in moto. I ritmi della ripresa occupazionale sono troppo lenti, non possiamo permetterceli. Dal 2007 in Liguria sono andati persi 40 mila posti di lavoro. Tramite il ruolo di difesa del lavoro dei sindacati abbiamo mantenuto sul territorio i presidi industriali, ma la densità occupazionale si è ridotta.

 Oggi è il momento di fare delle scelte per il futuro del nostro territorio: ci sono molte imprese che creano occupazione, che vanno incentivate, aiutate e sburocratizzate. Senza consumi e investimenti come possono ripartire le aziende? Non sarà un robot a salvarle. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Gli altri soggetti possono dire altrettanto?” 

 

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